Lo facciamo spesso a quanto pare dai dati che emergono. Siamo un popolo che spreca il cibo e presta ancora poca attenzione a riguardo. In media una famiglia italiana butta nel corso dell’anno l’equivalente di 250 euro in alimenti che non vengono consumati.
Ma con una buona organizzazione, qualche semplice accorgimento e del buon senso, si può fare tanto per abbattere lo spreco alimentare domestico e riciclare il cibo in modo intelligente.
Quali sono i numeri dello spreco di cibo
I numeri riguardanti lo spreco alimentare sono impressionanti. Secondi recenti dati, ogni anno quasi 1,3 miliardi di tonnellate di cibo finiscono nel bidone dell’immondizia – di cui 90 milioni di tonnellate nella sola Europa – il che equivale a circa 1/3 della produzione totale di cibo destinato al consumo. Con il cibo buttato via si potrebbe sfamare l’11% della popolazione mondiale. Ben quattro volte tanto i 795 milioni di esseri umani denutriti.
Si tratta di un problema non da poco che non riguarda solo il discorso alimentare, ma anche lo sfruttamento delle risorse del nostro Pianeta.
5 buone abitudini per non sprecare il cibo a casa
Seguendo alcune buone abitudini, sia per quanto riguarda la spesa che per quanto riguarda la conservazione degli alimenti, si può davvero fare la differenza.
Fare la lista della spesa
Prima di uscire di casa per fare la spesa, controllate bene cosa vi manca e scrivete una lista di quello che vi serve realmente mettere nel carrello (sappiate che esistono app specifiche scaricabili sullo smartphone per compilare la lista della spesa). In questo modo non sarete tentati da prodotti extra.
Altro consiglio spassionato: non andate mai a fare la spesa a stomaco vuoto. E’ risaputo che andarci affamati è rischioso. La fame gioca brutti scherzi.
Imparare a cucinare o recuperare gli avanzi
Gli avanzi in cucina si possono riutilizzare e reinventare.
Del resto capita spesso che dopo un pasto ci avanzi del cibo, ma anziché buttarlo utilizzatelo per preparare altri piatti. Qualche esempio? Torte salate, polpettoni ripiani, zuppe e passati, la pasta al forno.
Anche il pane raffermo può essere recuperato come pangrattato, ma anche per realizzare quei dolci di una volta dove al posto della classica farina viene appunto adoperato il pane raffermo avanzato.
Fare attenzione alla scadenza
Fate più attenzione alla data di scadenza degli alimenti, soprattutto quando trovate la la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”.
Nella maggior parte dei casi non significa che al sopraggiungere del giorno indicato sulla confezione dovete gettare via il contenuto. Il più delle volte significa che quell’alimento incomincerà a perdere progressivamente le proprietà organolettiche.
Per quanto riguarda i prodotti freschi, è bene acquistarli quando si ha la certezza di poterli consumare a breve.
Occhio alle offerte
I supermercati propongono di continuo offerte lusinghevoli con articoli a prezzi stracciati. Oppure ci sono dei supermercati che propongono i 3×2. Comprateli solamente se davvero ne avete bisogno ed evitate di fare troppe scorte, perché se non avete occasione di consumare effettivamente il prodotto c’è il rischio che finisca nella spazzatura.
E’ importante conservare bene gli alimenti
Conservate e riponete gli alimenti in modo corretto come strategia anti-spreco.
Chiudete sempre con cura le confezioni in modo che l’alimento si conservi bene e più a lungo.
Per quanto riguarda poi quegli alimenti che tendono a deperire velocemente – carne, pesce, pasta fresca – sappiate che il congelamento è una modalità di conservazione da considerare. Potete infatti mettere nel freezer per farli durare più a lungo se non avete in mente di consumarli in tempi brevi.
Tutti, nel nostro piccolo, possiamo e dobbiamo fare qualcosa per contrastare gli sprechi alimentari. Conoscete qualche altra soluzioni che permetta di sprecare meno cibo nella vita di tutti i giorni?
Classe 1984. Vicentina doc. Blogger, copywriter e social media manager.
Vivo di caffè e polpastrelli sulla tastiera e credo che il Web 2.0 sia meglio del Paese dei balocchi”