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5 consigli per affrontare il rientro al lavoro dopo la maternità

Come comportarsi quando scatta il momento di rientrare in ufficio dopo essere diventate madri? Ecco i nostri 5 consigli per vivere con serenità il rientro al lavoro dopo il congedo di maternità e gestire al meglio il distacco dal bebè.

Il momento del rientro al lavoro dopo il periodo della maternità è un passaggio delicato da affrontare e vissuto in modi diversi. Noi donne affrontiamo il rientro al lavoro da neo-mamme in 2 modi: alcune sono entusiaste di tornare al lavoro perché sentono il bisogno di fare oltre a poppate e cambio pannolini; altre vorrebbero poter estendere il periodo della maternità più del previsto. In ogni caso tutte si trovano a dover prendere una serie di decisioni per conciliare al meglio la sfera privata e la vita lavorativa.

“Nel momento in cui nasce un bambino, nasce anche una madre.

Prima non esisteva.

Esisteva la donna, non la madre.

Una madre è qualcosa di assolutamente nuovo”.

Osho Rajneesh

Durante i primi mesi di vita mamma e bimbo sono quasi una cosa sola. Ci si rende conto che le cose sono cambiate, ci sono delle priorità diverse da quelle che c’erano prima. E anche le sfide professionali devono essere affrontate in modo diverso rispetto a quando non si era ancora mamme.

Sei diventata mamma da poco e questa è una splendida ragione per sentirsi appagate e felici. Sia che tu scelga di fare la mamma a tempo pieno, sia che tu decida di tornare al lavoro, affronta l’avvenire con serenità e presa di coscienza.

Decidi tu qual’è il momento giusto per rientrare

Tra i nostri 5 consigli per affrontare il rientro al lavoro dopo la maternità il primo è senz’altro quello di decidere quando è il momento giusto per ritornare al lavoro. Il back to work – per scelta o per necessità – è un passaggio delicato e le donne hanno bisogno di essere supportate, sia da un punto di vista emotivo che organizzativo.

La cosa migliore sarebbe inizialmente assentarsi per una mezza giornata o un part-time di 5-6 ore, aumentando, poi, di volta in volta con il passare del tempo fino a ritornare al full time.

Oppure, c’è sempre l’opzione di cambiare ambito e trovare un lavoro online da poter svolgere da casa, riuscendo così a gestire il tempo in maniera autonoma.

Non sentirti in colpa: una donna soddisfatta è anche una mamma migliore

Mamma, non sentirti in colpa se sei entusiasta di rientrare al lavoro. O al contrario, non biasimarti perché lasci il tuo bimbo a qualcun altro finché svolgi i tuoi doveri di donna lavoratrice. Il fatto di non stare più 24h su 24 con tuo figlio non significa di certo che tu sia una cattiva madre o una mamma meno brava delle altre. Pensa che diversi studi hanno dimostrato che le mamme che lavorano risultano essere più sane e più felici delle mamme che stanno a casa. Madri serene e soddisfatte crescono bambini felici.

Chiedi aiuto

E’ indubbio che una mamma lavoratrice, rispetto ad una mamma che può dedicarsi al 100% ai propri figli, deve coordinare il lavoro in casa con quello fuori casa e si sa, il tempo a disposizione non è infinito.

Ogni donna dovrebbe imparare a delegare e non intestardirsi a voler fare tutto da sola.

Nessuna di noi è wonder woman! Non è possibile riuscire a fare tutto e dare il massimo in qualsiasi situazione.

Pertanto accetta l’aiuto degli altri, a partire da quello del tuo compagno o dei tuoi genitori/suoceri. Soprattutto nelle faccende domestiche – spesa, pulizie, lavatrici e chi più ne ha più ne metta – ma anche per riposare un po’ o per farti semplicemente una doccia.

Per un sereno rientro al lavoro dopo la maternità serve organizzazione

La prima separazione e gli inevitabili cambi di ritmi sono tante cose da assimilare tutte insieme. Bilanciare il tutto non sarà immediato e nemmeno semplice.

Abituarsi alla nuova routine lavorativa non è facile, soprattutto dopo un periodo piuttosto lungo in cui sei rimasta a casa con il piccolo. Per affrontare al meglio il rientro al lavoro, oltre a recuperare il ritmo lavorativo, serve essere molto organizzate per poter ottimizzare i tempi. Procurati un’agenda e inizia a programmare, a riorganizzare i tempi, i ritmi e le risorse.

Certo, la cosa richiede tempo e inevitabilmente all’inizio ti sembrerà davvero complicato, ma non demordere.

Se dopo un paio di mesi dal rientro al lavoro dopo la maternità dovessi notare che le cose non funzionano, cerca di aggiustare la rotta.

Mamma lavoratrice

Fidati di chi accudisce il tuo bambino

Nido, nonni, tata o baby sitter, non importa. Quello che conta per affrontare serenamente il rientro al lavoro dopo la maternità è non avere dubbi sulla scelta di chi accudirà il bimbo durante la ore in cui sarai impegnata. Inoltre è fondamentale avere piena fiducia nelle figure di riferimento che si fanno carico del piccolo.

“Il bimbo, anche molto piccolo, percepisce lo stato d’animo della mamma e può cogliere le sue incertezze e timori anche solo dalla voce e dai modi” – afferma Cecilia Corradini, psicologa e psicoterapeuta dell’Associazione L’Ombelico.

Serve totale fiducia. Certo, la scelta dipenderà anche da ragioni economiche e organizzative, ma il bambino deve avvertire la fiducia della propria mamma nei confronti della persona che verrà scelta. Assicurati anche che il piccolo abbia il tempo di abituarsi alla nuova routine. Qualche settimana prima di rientrare al lavoro prova a farlo rimanere qualche ora al nido o con i nonni.

E ricorda: i bambini si adattano molto meglio di noi adulti.

Bambini all'asilo nido

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