Se c’è una cosa a cui non potrei mai rinunciare sono i viaggi in giro per il mondo.
A 35 anni ho già visto tutta l’Europa e gran parte dell’Asia, tanto sud e centro America, Africa e molti altri posti.
Pensiamo che con il lavoro, e soprattutto essendo donne o madri, non possiamo, o non siamo in grado, di viaggiare.
Mai esclamazione fu più sbagliata di questa!
Ho viaggiato ed anche tanto, in coppia quei pochi anni che sono stata fidanzata, oppure con amiche tutte rigorosamente femmine, e con mia cugina la più grande compagna di viaggio che abbia mai avuto.
Conosco donne che appena diventate mamme dopo otto mesi, hanno lasciato per 10 giorni il proprio figlio alla propria madre o padre che sia e si sono prese del tempo per loro stesse, e no, non sono madri degeneri, ma semplicemente avevano bisogno di ricaricare da figli, lavoro e tutto lo stress che ne consegue.
Donne, come me, che hanno preso lo zaino e hanno avuto il coraggio di partire da sole, per 10 giorni dall’altra parte del mondo, e si, forse all’inizio erano spaventate, ma vi assicuro che è l’esperienza più bella che io abbia mai fatto nella mia vita.
Amiche che, sempre con zaino in spalla e tenda, hanno preso la macchina e hanno girato per l’Europa.
E non è vero che noi ragazze, non possiamo viaggiare da sole, che non siamo in grado, o che è pericoloso, ovviamente non bisogna andare in posti veramente estremi, ma altrimenti possiamo andare dove vogliamo.
Viaggiare apre la mente, ti fa conoscere posti nuovi, e ti fa vedere realtà che neanche potremmo immaginare e soprattutto, ti da delle emozioni fortissime.
Bisogna solo sapersi organizzare, saper scegliere i posti giusti, non affidarsi ad un’agenzia, ma comprare una rigorosa Lonley Planet e crearsi il proprio tragitto, in base ai tempi, al budget ed al periodo.
Per viaggiare, come dico io, senza spendere tanto senza perdere troppi giorni di lavoro, e senza che sia la classica vacanza in Grecia, che tutte credo siate in grado di organizzare, bisogna però avere vari requisiti.
Essere “Smart”
Ovvero no trolley, no super alberghi, niente super ristoranti, ma sportività, zaino in spalla, o comunque una piccola sacca, alberghi economici ma puliti, a volte anche no, pochi vestiti magari vecchi che mano, mano durante il viaggio puoi buttare o regalare, come preferisci.
Essere un minimo organizzate
Chiedere consigli prima di partire e farsi un itinerario provvisorio, immaginario, prenotando la prima e la seconda tappa, e l’ultima, nel mezzo del viaggio andare ad istinto, a seconda di dove vi porta il tragitto, o i consigli degli amici presi in precedenza, quindi giorno per giorno decidere dove dormire mangiare e cosa vedere,
Non essere “femminucce”
Vi potrà succedere, di non potervi lavare uno o due giorni, di incontrare animali non proprio simpatici, oppure di trovare del cibo non proprio invitante, ecco se siete quel tipo di donna poco sportiva abituata a viaggiare con valigie enormi e in posti comodi, con tacchi, vestitini, e trucchi del genere lettino-casa, casa – lettino, questo genere di viaggi non fa per voi.
Viaggiare con il minimo indispensabile
Mutande contate, pantaloncini magliette scarpe per camminare, un costume o due, un libro, un macchina fotografica, e due cose decenti nel caso doveste uscire la sera, anche se vi assicuro che poco vi importerà avere cose decenti nello zaino.
Medicine base, sempre, amuchina, cerotti, shampoo, bagno schiuma, un asciugamano di quelli di decathlon, che entra ovunque, e via.
Essere curiose e con la mente aperta
Vedrete tantissime cose nuove, sconosciute, bellissime, affascinanti.
Conoscerete persone di altre culture totalmente diverse dalla nostra, dovete essere donne che amano scoprire cose nuove, parlare con queste persone, capire e conoscere le loro tradizioni e la loro cultura. Farvi trascinare nel loro mondo.
Essere sportive
Vi capiterà di camminare per chilometri, di scalare montagne per vedere una cascata, o fare sentieri illimitati per raggiungere un posto, di dover condividere mezzi di trasporto con altre 6 persone sconosciute in una macchina da 4, di ritrovarvi in una strada a due sensi, ma che in realtà diventa a 6, camminare sotto la pioggia in mezzo alle foreste, o andare a cavallo sul cucuzzolo di un burrone davanti all’ oceano, o in mezzo ad una foresta palude meravigliosa.
Sudare, tantissimo, sporcarsi tantissimo, e a volte tornare anche fradice dopo aver camminato un’ora sotto il diluvio universale.
Non avere paura di staccare con il mondo
Non dovete avere paura di non avere contatti con il mondo, e parlo di instagram, facebook, mail, telefonate.
Capiterà che per 4-5 giorni non potrete comunicare con nessuno, ma vi assicuro che è una delle cose più belle del viaggiare.
Ecco così sembra quasi un tour de force, ma il trucco per tornare serene e felici da un viaggio oltreoceano è l’ultima tappa.
La regola vuole, che si prenoti l ultima tappa di solito di tre giorni, prima di partire, in un posto, albergo o Resort che sia, comodo, bello, pulito e dove non ci sia nulla da fare se non leggere, dormire e mangiare e stop, per riposarsi, lavarsi per bene riprendersi e dedicarsi tre giorni al dolce far nulla.
Al vostro ritorno tornerete cariche, felici, emozionate , ma soprattutto arricchite da tutti i punti di vista.
Classe 1983.vivo a Roma. Fotografa e stilista. Appassionata di arte, libri, musica, teatro, cinema, moto e sci. Non posso rinunciare ai viaggi in giro per il mondo ed allo sport. Curiosa, per carattere, in maniera esagerata adoro scoprire e conoscere cose nuove ed ho una parlantina esagerata.
Il mio mantra “Sorridi alla vita se no soccombi”.