Quando arriva il momento di un colloquio di lavoro importante non basta essere competenti e preparati, ma bisogna dimostrare di essere la persona giusta. In che modo? Sarà sufficiente cogliere nel segno utilizzando quelle frasi che ogni selezionatore vorrebbe sentire per fare la sua scelta. Scopriamo quali sono, volgendo uno sguardo anche a cosa non dire assolutamente per non perdere la vostra opportunità.
Come destare l’attenzione del recruiter
Dopo aver capito come prepararsi per un colloquio di lavoro, è opportuno anche capire come relazionarsi al recruiter durante la seduta. La conversazione è il vostro banco di prova, dove mettere in luce la dialettica, la determinazione e la preparazione che devono in qualche modo destare l’interesse della persona che avete di fronte.
Studi sul campo dimostrano che esistono determinate frasi che aiutano in questo obiettivo, perché suscitano una reazione positiva che fa balzare in primo piano la vostra candidatura rispetto a quella di altri.
Quando si mette un annuncio di lavoro, selezionare uno su tanti non è affatto facile. Ecco perché i selezionatori si basano sulle impressioni che hanno al momento della chiacchierata, dove è importante non rispondere in maniera anonima e superficiale.
Mettete di fronte al vostro interlocutore il vostro sapere e le vostre competenze, ma fate la differenza con le frasi giuste, perché sono quelle che danno ancora più valore ad un curriculum di spicco.
Risposte positive: ecco le frasi giuste
Pronte a tutto per avere quel lavoro? Prendete carta e penna e memorizzate queste frasi per ricevere risposte positive in sede di colloquio:
- “Desidero questo posto perché è quello che ho sempre cercato”. Una frase diretta che dice tanto di voi e della motivazione che vi spinge a conquistare quella mansione vacante. Ponendosi con queste parole si dimostra anche una determinazione che nel lavoro è un punto di forza.
- “Mi sto impegnando per diventare un esperto del mio campo”. Umiltà mista a forza di volontà e impegno sono sempre qualità apprezzate da un eventuale futuro datore di lavoro. Significa che non vi sentite già arrivate e siete sempre pronte a migliorare le vostre capacità.
- “Mi piace lavorare in team”. Il lavoro di squadra è una prerogativa di molte aziende oggi e contribuisce ad aumentare la redditività, velocizzando anche il raggiungimento degli obiettivi. Come non apprezzare questa qualità?
- “La mia esperienza mi può aiutare in questo lavoro”. È il momento di fare vedere quanto si vale. Parlare delle proprie esperienza pregresse aiuta il selezionatore a capire il livello che si possiede e le capacità acquisite nel tempo. Si sa che chi ha esperienza ne campo parte già con una marcia in più.
- “Sono attivo, energico e positivo”. Tre qualità che la dicono lunga su un’eventuale collaborazione insieme: con questa frase vi assicurate l’attenzione di un leader che vuole produrre sempre di più con l’aiuto di un team valido che lavora con il giusto atteggiamento.
- “Conosco bene la vostra azienda”. Un po’ di furbizia non guasta mai nemmeno nel settore lavorativo. Fare una ricerca sull’azienda in cerca di dipendenti è un buon modo per risaltare fra tutti. Ma è opportuno sapere davvero di cosa si sta parlando altrimenti si rischiano solo magre figure!
- “Sono flessibile nel lavoro”. Con le trasformazioni che ha subìto il mondo del lavoro è bene mostrare flessibilità per destare l’attenzione di un recruiter. Questo non vuol dire cambiare continuamente orario, mansione e sede di lavoro senza battere ciglio, ma essere pronti al cambiamento.
La domanda sorge spontanea: è necessario dire tutte queste frasi? Assolutamente no! A seconda della conversazione ne bastano due o tre per catturare l’interesse e ricevere una possibile risposta positiva.
Cosa non dire durante il colloquio
Se le frasi precedenti aiutano ad ottenere il posto di lavoro, ce ne sono anche altre che invece rischiano di danneggiare un’eventuale candidatura. Ecco non dire per ricevere una risposta negativa:
- “Non ho alcuna domanda”. Per un selezionatore questa frase è sinonimo di disinteresse e scarsa iniziativa. Come può una persona non avere dubbi su quel posto per cui si sta candidando?
- “Quant’è lo stipendio”. Nonostante la domanda sia naturale, è bene non incentrare la conversazione su questo aspetto del lavoro. Sarà di certo un argomento da trattare, ma aspettate che sia lui a farlo.
- “Ho bisogno di questo lavoro”. Con la carta della disperazione non si ottiene molto durante il colloquio. Per un datore di lavoro è importante anche un atteggiamento positivo da cui partire.
- “Odio il mio attuale capo”. Di certo non si parte con il piede giusto parlando a sproposito sul proprio datore di lavoro. Non è professionale e non dimostra maturità.
- “Quante ferie ho a disposizione”. Il posto non è ancora vostro ma già pensate alla vacanza! Insomma, è chiaro che non darete una buona impressione con questo modo di porvi che evidenzia scarsa voglia di lavorare.
È buona educazione anche evitare di rispondere al telefono durante il colloquio o accelerare la conversazione per andare ad un altro appuntamento.
Sapete cosa dire? Siete pronte per il lavoro
Ogni frase dipende sempre dal contesto e dallo svolgimento della seduta di colloquio: inutile dire che generalizzare può risultare controproducente per ottenere il lavoro. Quindi bisogna sempre cogliere l’attimo, sfruttando il potere delle frasi per ricevere risposte positive al momento opportuno.
Spesso i recruiter non lasciano trapelare le impressioni che hanno, ma ciò non vuol dire che il colloquio sta andando male. Ecco perché rimanere concentrati e avere fiducia in se stessi è il modo più facile per conquistare chi è di fronte a voi, sapendo cosa dire e soprattutto quando dirlo.
Laureata in materie umanistiche ha fatto della sua passione per la scrittura e il giornalismo un vero lavoro a cui si dedica a tempo pieno. Vive in Sicilia ma gira il mondo coi suoi pezzi che trattano di tutto e di tutti, conciliando la splendida vita da mamma con quella di lavoratrice soddisfatta.