Siamo trasportati dalle emozioni in ogni momento della nostra giornata, che ce ne accorgiamo oppure no. Quelli di noi che ne sono più consapevoli sanno anche come sfruttarle in maniera positiva per raggiungere i loro obiettivi. Se invece non sappiamo ancora bene come fare a gestire bene le nostre emozioni, allora faremmo meglio ad imparare perché l’intelligenza emotiva è ricercatissima dai recruiter.
Il World Economic Forum la inserisce tra le prime 10 competenze richieste entro il 2020. Ma sappiamo bene cos’è?
Intelligenza Emotiva: Cos’è
L’intelligenza emotiva è l’abilità di percepire, valutare ed esprimere un’emozione, di accedere ai sentimenti o di creare quelli che facilitano i nostri pensieri. Si tratta di conoscerci emotivamente e regolare le emozioni in modo da sfruttarle al meglio anche a livello intellettuale. Sviluppare competenze emotive significa favorire le relazioni sul lavoro e la capacità di problem-solving.
È ormai imprescindibile per creare un ambiente di lavoro produttivo: secondo gli esperti questa qualità è vitale per la carriera ed esserne dotati è addirittura più importante che possedere un alto QI. La maggior parte delle persone di successo ha un buon livello di intelligenza emotiva.
Come Svilupparla?
Per svilupparla è necessario avere quattro competenze:
- L’autoconsapevolezza, cioè conoscerci a fondo. Sapere bene cosa proviamo e perché.
- L’autogestione per riuscire a gestire le emozioni stressanti e saper individuare quelle positive per accusare meno lo stress legato al lavoro
- La consapevolezza sociale, cioè attivare l’empatia con gli altri e le loro emozioni per favorire la comprensione e lo scambio di opinioni e idee
- La gestione delle relazioni, per essere capaci di risolvere conflitti, lavorare in team in maniera efficace, ispirare ed essere ispirati
Favorire ambienti di lavoro in cui le persone si sentono più apprezzate e connesse e in cui sono incoraggiate a condividere le proprie emozioni, aiuta la collaborazione e tutti saranno proiettati a fare del loro meglio. Fondamentale è anche creare spazi in cui si possa lavorare in privato o prendere una pausa, perché anche l’ambiente di lavoro deve essere emotivamente intelligente.
Nelly Dogali, 26 anni. Traduttrice e scrittrice freelance.
Sempre in giro con la musica nelle cuffiette e un libro in borsa.
E ovviamente con Stewie, il mio beagle.
Serata ideale: un calice di vino bianco e una maratona di serie tv.