Il freelance è il lavoro perfetto per chi vuole mettersi in gioco e sfruttare le proprie competenze senza essere vincolato da orari o appuntamenti rigidi. Libertà e flessibilità, ma non si scappa da responsabilità e impegno come in qualsiasi altro lavoro. Il freelance è un libero professionista che si occupa del suo lavoro a 360 gradi: è un professionista, un segretario, un commercialista e un promoter.
Come equilibrare lavoro e vita di tutti i giorni? Oggi vi svelo qualche trucco che ho scoperto nel mio lavoro da freelance.
Il primo step: compra un planner. Impossibile essere un freelance senza organizzazione. La professionalità si annida nei dettagli e un buon metodo organizzativo farà la differenza tra voi e chi fatica a rispettare le scadenze. Tra appuntamenti, lavori da ultimare e la nostra vita da gestire sarà inevitabile dover affrontare il disordine. No, i post-it attaccati su ogni mobile di casa non basteranno! Serve un planner da portare ovunque per appuntarsi ogni appuntamento e ogni consegna. Io lo porto con me ovunque!
Sul planner ci sarà la vostra vita, in qualsiasi modo vi vada di viverla. Siete padroni del vostro tempo, è un enorme vantaggio dei freelance. Quindi, spartitela in base alle vostre esigenze e al vostro stile di vita: siete voi a decidere! Ad esempio, io la divido in base ai momenti della giornata in cui sono più produttiva: solitamente svolgo i lavori più tecnici al mattino e quelli più creativi la sera. Ognuno ha il suo metodo e nessun capo potrà dirvi che state sbagliando: qualsiasi combinazione funzioni, va bene!
Decidete quante ore al giorno volete lavorare e non oltrepassate il vostro limite. Il lavoro da freelance può essere una trappola per stacanovisti o procrastinatori: lavorare troppe ore al giorno vi farà rimpiangere il lavoro in ufficio e lavorare troppo poco senza dedicare il tempo necessario al proprio lavoro ci costringerebbe a svolgere tutto velocemente all’ultimo minuto aumentando notevolmente lo stress. In entrambi i casi il lavoro ne risentirebbe, ed è quello che dobbiamo evitare.
Non dimentichiamoci che stiamo comunque lavorando. Quindi il lavoro da consegnare è ciò che conta: decidiamo quanto e con chi lavorare, dedichiamoci al nostro lavoro con la massima concentrazione durante le ore che abbiamo deciso di lavorare e completiamo sempre i nostri obiettivi. Un ordine perfetto del mio planner è alla base, non potrei lavorare senza. Ma soprattutto so di cosa ho bisogno per concentrarmi e dare il meglio. Quindi, scelgo la giusta postazione, il giusto numero di pause e organizzo il mio lavoro. In quelle ore do il mio massimo: dobbiamo prendere il lavoro seriamente anche se non abbiamo un supervisor. Siamo anche questo: i nostri supervisor. Dobbiamo consegnare un lavoro puntuale e di qualità.
Dopo aver completato il vostro lavoro è salutare spegnere il computer e dedicarsi alla vostra vita sociale e al tempo libero. Non facciamo l’errore di trascurare il turn off: staccare il nostro lavoro e ricominciare il giorno successivo, aiuta a ricaricarci e a tornare a lavoro con lo spirito giusto.
Passiamo ad un altro incredibile vantaggio del freelance, il mio preferito: la nostra postazione di lavoro può essere ovunque. Personalmente lavorare all’aperto è quello che preferisco: migliora l’umore, rende più leggero il lavoro e questo contribuisce ad ottenere migliori risultati. Quando non mi è possibile lavorare fuori, adoro portare il mio pc in caffetteria: ordino una cioccolata calda e la sorseggio mentre ascolto in sottofondo il chiacchiericcio e le risate degli altri clienti. Mi fa concentrare talmente tanto che non ne faccio a meno nemmeno quando sono a casa e uso l’app Coffitivity per ritrovare il mio ambiente preferito.
La nostra postazione, il nostro tempo, la nostra maniera.
Dall’ascolto dei nostri bisogni ne gioveremo noi stessi e ne gioverà anche il nostro lavoro. È questo il trucco per mantenere l’equilibrio tra lavoro e vita personale: tanta organizzazione e rispetto delle nostre esigenze.
Nelly Dogali, 26 anni. Traduttrice e scrittrice freelance.
Sempre in giro con la musica nelle cuffiette e un libro in borsa.
E ovviamente con Stewie, il mio beagle.
Serata ideale: un calice di vino bianco e una maratona di serie tv.