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Sempre più spesso si sente parlare di soft skills nel mondo del lavoro e di quanto esse siano un elemento primario che i recruiter cercano in un candidato. Ma cosa sono realmente e in cosa consistono?

Tecnicamente si definiscono soft skills o competenze trasversali, l’insieme di  abilità e competenza di un soggetto propedeutiche all’interazione efficace e produttiva con gli altri, sia sul lavoro che nella vita personale. Le soft skills non sono altro dunque che le capacità innate e non indotte tramite l’istruzione che un individuo ha di relazionarsi con gli altri a vantaggio del lavoro e del gruppo.

Autonomia, capacità di team working, capacità organizzativa, perseguimento degli obiettivi, sono solo alcune delle competenze che rientrano nell’area delle soft skills e che sono richieste ad ogni individuo che si approccia al mondo del lavoro.

Sebbene possano sembrare delle competenze secondarie anzi, competenze che molti individui sono convinti di esserne in possesso senza basi consistenti, scopriamo perché sono così preziose per il lavoro in azienda e perché apportano un reale valore aggiunto.

Secondo lo Standford Research Institute International, il 75% del successo di un lavoro a lungo termine dipende dalla padronanza delle soft skills e solo il 25% da competenze tecniche. Questo perché il valore umano è il primo strumento di capitalizzazione per ogni azienda ed è per questo che ci si investe.

Essendo competenze queste che appartengono al singolo individuo, per ognuno avrà delle diverse sfumature e possono così classificarsi:

Soft skills interne, ovvero l’insieme di caratteristiche che definiscono una persona.

  • Autostima
  • Autocritica
  • Capacità di Problem solving
  • Attitudine alla crescita e al miglioramento costante
  • Ambizione
  • Perseveranza
  • Flessibilità
  • Dinamismo

Soft skills esterne, ovvero la capacità di relazionarsi agli altri ed al lavoro:

  • Abilità comunicative
  • Capacità di autopromozione
  • Capacità di fare squadra
  • Gestione dei conflitti
  • Influenza e leadership
  • Capacità di perseguire obiettivi comuni

Appurato quindi cosa solo le soft skills, cosa le differenzia invece in modo netto dalle hard skills? Per hard skills si intendono le competenze tecniche, che dipendono dal bagaglio formativo e dalle esperienze lavorative pregresse.

Le hard skills, a differenza delle soft skills, sono misurabili, quantificabili e soprattutto si possono apprendere con lo studio e la pratica.

Affinchè si possa essere realmente presi in considerazione in ambito lavorativo, il reale successo consiste nel bilanciamento di queste competenze.

Il bilancio delle competenze è uno strumento fondamentale per individuare le tue risorse personali, con l’obiettivo di fare una scelta professionale coerente e compatibile alle tue attitudini.

Si tratta sostanzialmente di una raccolta documentata del tuo percorso formativo e non che ne registra gli esiti e le modalità di svolgimento per tracciare la tua “storia” e per offrirti supporto nell’analisi delle tue competenze lavorative e personali (interessi, valori, eventuali esperienze professionali).

Grazie al bilancio delle competenze, potrai acquisire maggiore consapevolezza delle tue potenzialità e valorizzare al meglio le tue competenze professionali, focalizzare le tue motivazioni e i tuoi obiettivi futuri e fornire un cocnreto supporto alle aziende nella scelta del tuo profilo perfettamente bilanciato tra soft e hard skills.

 

 

 

 

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